Quoque tu?

GiorgioImpotenza, incapacità di opporsi allo status quo. Questo è ormai diventanto l’emblema della vita degli italiani, ricorrere a favori o richieste anche solo per ottenere quello che è un tuo diritto. Dall’ultimo nella scala sociale fino , ahimè, al presidente della repubblica.

“Di cosa ti lamenti per la Salerno-Reggio, lo sai che tanto c’è gente che ci mangia! è così, e lo sarà sempre”
“Non si può far niente per i morti sul lavoro, tanto ci saranno sempre quelli che fanno lavori in nero e non in sicurezza”
“é inutile che ti presenti a quel concorso, tanto senza una raccomandazione non entrerai mai, i nomi si sanno già!”
“Rassegnati non potrai mai fare carriera, Tizio è di CL, Caio è amico del Sen. del PD, e Sempronio poi, quello è del PDL”
“Non mi prenderanno mai come ricercatore,non faccio neanche il concorso, Il Professor Rossi vuol dare il posto alla Tizia”

Per ultimo:

“Non firmare non significa niente.Nella Costituzione c’è scritto che il presidente promulga le leggi. Se non firmo oggi il Parlamento vota un’altra volta la stessa legge ed è scritto che a quel punto io sono obbligato a firmare. Questo voi non lo sapete? Se mi dite non firmare, non significa niente”

Caro Presidente,

Mi permetto di contraddirla.

Firmare “controvoglia” o per un obbligo istituzionale ha un peso.
NON Firmare, sarebbe stato un SEGNO, un’indicazione di sofferenza verso un provvedimento iniquo.
Un segno per l’opposizione latitante.
Un segno per la maggioranza.
Un segno per chi crede in Lei ed in quello che Lei rappresenta.
Un segno per opporsi allo status quo vigente.
Un segno per chi come me, utopisticamente e con semplicità, crede che l’onestà sia un valore, e che la parola “onorevole” vada guadagnata sul campo.

3 Risposte to “Quoque tu?”


  1. 1 ippaso 5 ottobre 2009 alle 10:57

    Hai perfettamente ragione. Indipendentemente dall’utilità, il “non firmare” sarebbe stato un gesto forte. Non gli si chiedeva di non firmare per bloccare la legge, ma perchè il Garante della Costituzione e di tutti gli italiani esprimesse chiaramente che quella legge faceva schifo. Certo il “non firmare” è un gesto che va utilizzato con parsimonia perchè abbia senso (Ciampi mi pare lo usò una sola volta quando proprio non ne poteva più sulla legge Gasparri. Non sono sicuro si trattasse di quella legge) e questo era uno di quei casi in cui aveva MOLTO senso rifiutarsi. Oltre tutto se ben motivata avrebbe potuto anche convincere la maggioranza a rivedere un po’ la legge stessa.

  2. 2 cammaratio 5 ottobre 2009 alle 11:10

    non sono certo degli effetti sulla maggioranza, ma magari quei porci (ogni riferimento all’influenza attuale è da considerarsi puramente casuale), perchè tali sono, che erano assenti, avrebbero capito qualcosa. perchè l’assenteismo a quei livelli, io non riesco proprio a sopportarlo.

  3. 3 consules 5 ottobre 2009 alle 15:29

    Rob, in Italia è il Parlamento che è sovrano, non il Presidente.


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